Ipoglicemia e come trattarla

 2018-12-11

L’ipoglicemia, nota anche come ipoglicemia, si verifica quando il livello di zucchero nel sangue scende sotto i 70 mg/dL. L’ipoglicemia è pericolosa e deve essere trattata subito. Se non trattata, l’ipoglicemia può portare a perdita di coscienza, convulsioni e, anche se raramente, alla morte.

QUALI SONO I SINTOMI DELL’IPOGLICEMIA?

Sebbene i sintomi varino da persona a persona, la maggior parte di coloro che soffrono di ipoglicemia presenta i seguenti sintomi. Alcuni non avvertono alcun sintomo e i sintomi non si manifestano tutti insieme.

  • sensazione di ansia
  • cambiamento di comportamento simile all’ubriachezza
  • visione offuscata
  • sudorazione fredda
  • confusione
  • pelle fredda e pallida
  • difficoltà di concentrazione
  • sonnolenza
  • fame eccessiva
  • battito cardiaco accelerato
  • mal di testa
  • nausea
  • nervosismo
  • Incubi
  • sonno agitato
  • tremori
  • linguaggio confuso
  • stanchezza o debolezza insolite

QUALI SONO LE CAUSE DELL’IPOGLICEMIA?

L’ipoglicemia può verificarsi in diversi modi, ma le probabilità di ipoglicemia nelle persone con diabete di tipo 2 aumentano con l’uso di insulina e altri farmaci per il diabete. L’ipoglicemia può verificarsi quando la quantità di insulina o di altri farmaci assunti non corrisponde all’assunzione di carboidrati. Può anche essere causata da attività come l’esercizio fisico, l’orario dei pasti, il consumo di alcol o la malattia.

Se i cali sono frequenti, è possibile che non si abbia bisogno di tanta insulina o di un’altra forma di farmaco per il diabete. Parlare con il medico o con l’operatore sanitario per modificare i dosaggi. I pazienti che assumono i farmaci orali sulfoniluree e meglitinidi devono sapere che possono causare effetti collaterali ipoglicemici.

Si è a rischio di ipoglicemia, anche grave, se:

L’American Diabetes Association divide l’ipoglicemia per livelli:

  • Livello 1: valore di glucosio nel sangue di 70 mg/dL o meno
  • Livello 2: valore di glucosio nel sangue pari o inferiore a 54 mg/dL, considerato abbastanza basso da indicare un’ipoglicemia clinicamente rilevante.
  • Livello 3: ipoglicemia grave, si riferisce a un’ipoglicemia con disabilità cognitiva che richiede l’aiuto di una terza persona per il recupero; il trattamento suggerito è il glucagone.

COME SI CURA L’IPOGLICEMIA?

È importante sapere che il trattamento dell’ipoglicemia dipende dalla gravità dell’abbassamento della glicemia. Dipende anche dal fatto che la persona in ipoglicemia sia vigile. Se è possibile, chiedere aiuto a un familiare, a un amico o a un medico per trattare l’ipoglicemia.

Se il glucometro indica che la glicemia è bassa, si consiglia di mangiare o bere circa 15 g di zuccheri ad azione rapida. Ognuno dei seguenti modi è consigliato per trattare un calo di zuccheri nel sangue (sceglierne uno):

  • Masticare 4 compresse di glucosio
  • Bere 4 once di succo di frutta
  • Bere 4 once di soda normale, non di quella dietetica.
  • Masticare 4 caramelle dure.

 

Dopo aver assunto uno di questi trattamenti, attendere 15 minuti, quindi controllare nuovamente la glicemia. Ripetere queste operazioni finché la glicemia non è pari o superiore a 70 mg/dL. Dopo che la glicemia è tornata a 70 mg/dL o più, mangiare uno spuntino se il pasto successivo è a 1 ora o più di distanza.

Se si verificano spesso cali di zuccheri nel sangue, è bene controllare sempre la glicemia prima di mettersi alla guida. Trattatela e assicuratevi che sia in un range di sicurezza prima di mettervi al volante.

TRATTAMENTO DELL’IPOGLICEMIA GRAVE  

Se una persona con diabete ha un calo di zuccheri nel sangue e non reagisce, ha convulsioni o non è in grado di ingerire zucchero per via orale per qualsiasi motivo, è necessario somministrare glucagone d’emergenza.

Se il paziente è cosciente ma non è in grado di ingerire zucchero per via orale, può autosomministrarsi il glucagone. Se si è incoscienti, qualcun altro dovrà somministrare glucagone iniettabile direttamente nel muscolo o spruzzare glucagone nasale nella cavità nasale. Se si è ricoverati in ospedale, l’iniezione può essere somministrata per via endovenosa. 

Contattare sempre i servizi di emergenza se il glucagone viene somministrato in una situazione di emergenza.

CHE COS’È IL GLUCAGONE?

Il glucagone è un farmaco ormonale utilizzato in situazioni di emergenza quando una persona con diabete è in preda a una grave ipoglicemia (abbassamento della glicemia) e non può assumere zucchero per via orale. È disponibile in diverse forme, tra cui uno spray nasale, autoiniettori, siringhe preriempite o una polvere che deve essere mescolata con un liquido prima di essere iniettata.

Mentre per decenni esisteva una sola opzione, complicata da usare, oggi sono disponibili molti nuovi prodotti per il trattamento di emergenza con glucagone, tra cui:

Leggete tutto sul glucagone, compreso un trattamento passo-passo per la somministrazione

PICCHI DI ZUCCHERO NEL SANGUE DOPO UN CALO

In circa il 20% dei casi, dopo un calo glicemico si verifica un’iperglicemia di rimbalzo (glicemia alta). L’eccesso di carboidrati è la causa principale dell’iperglicemia di rimbalzo. Si raccomanda di non somministrare più di 20 grammi di carboidrati per correggere la glicemia tra 50-70 mg/dL e, come già detto, di controllare i livelli di glicemia secondo le necessità con incrementi di 15 minuti, somministrando altri 15 grammi di carboidrati finché i livelli non salgono.

CONSULTATE IL VOSTRO MEDICO

È indispensabile monitorare e trattare immediatamente gli zuccheri bassi nel sangue per evitare gravi ipoglicemie e perdita di conoscenza. Se si verifica abitualmente un’ipoglicemia, è bene parlare con il proprio endocrinologo per capire come modificare i propri farmaci.